La Mia Scena

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INCONTRI DI SCRITTURA AUTOBIOGRAFICA E LABORATORIO TEATRALE PER METTERE IN SCENA MOMENTI  DI VITA VERA.

A cura di Andrea Ciantar
Sociologo – Esperto di autobiografia
e
Federica Festa
formatrice teatrale regista

Destinatari: adulti.
Durata: sei mesi, con incontri settimanali di tre ore ciascuno.
Numero massimo di allievi coinvolti: 15.
Obiettivo: realizzazione di uno spettacolo, da presentarsi entro giugno.
Natura del progetto:

Il progetto si articola in due parti:

–    la prima parte avrà carattere propedeutico, con gli obiettivi di inserimento del singolo nel gruppo teatrale, di acquisizione delle più elementari tecniche di espressione scenica, di esplorazione del rapporto vocalità/corporeità come evidenziato dalle principali scuole teatrali del Novecento. Il programma sarà svolto attraverso numerosi lavori di improvvisazione che permetteranno agli allievi di vincere le resistenze tipiche di chi affronta l’esperienza teatrale per la prima volta.
–     una seconda parte, più specifica, sarà dedicata a “Il teatro delle autobiografie”. Gli allievi verranno sollecitati alla lettura di brevi brani di scritture autobiografiche celebri, preferibilmente per ciò che attiene a racconti di adolescenza. Quindi, verranno condotti a trovare una forma di rappresentazione di queste scritture che si adatti al linguaggio teatrale.
Successivamente attraverso improvvisazioni guidate, si inzierà a lavorare su tematiche appartenenti alla loro storia personale, che rielaborino il loro passato in chiave teatrale. L’insieme dei racconti individuali, e ciò che emerge dal confronto con le autobiografie di riferimento, costituiranno la base su cui verrà costruito lo spettacolo di fine corso.

Partecipanti:        gruppo da  massimo 15 persone.
Durata :         6 mesi
Numero incontri :     24  incontri di 3 ore a cadenza settimanale
Totale ore:         60  ore

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Palco Libera Tutti

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Laboratorio teatrale per bambini 3-10 anni

La proposta si fonda sulla necessità del fare teatro come pedagogia di vita Teatro è

 SOCIALITA’

Prima di tutto. Vuole accordi di gruppo per essere attuato. L’attività teatrale implica l’accettazione della libertà e del punto di vista dell’altro, la discussione e il coordinamento delle azioni. Tutto ciò forma alla vita di gruppo e favorisce la socializzazione, dando spazio a ciascuno nelle diverse funzioni.

CREATIVITA’

Lo sviluppo del potenziale fantastico è la finalità liberatoria che il teatro offre, e il corpo ne rappresenta la fonte e il veicolo principale. La messa in atto di tutte le potenzialità motorie, mimiche, gestuali, sonore, permette di appropriarsi dei molteplici linguaggi del teatro.

INTERDISCIPLINARIETÀ

La teoria e la pratica del teatro sono un buon antidoto alla parcellizzazione del sapere e alla divisione fra le materie. Continuamente, infatti, il teatro sconfina nella altre arti e nel momento storico di cui è frutto.

PROGRAMMA DEL CORSO

Scopo primario del laboratorio teatrale è quello di favorire lo sviluppo della libera espressione della fantasia e delle emozioni. Anche se in questo caso non si tratta di formare degli attori – sarebbe pretenzioso oltre che improponibile –  l’uso pedagogico del teatro si avvale altresì della stessa tecnica dell’attore e segue un percorso di lavoro che, fase dopo fase, conduce all’acquisizione degli elementi base di quest’arte. L’attore produce spettacolo e dà vita a un’opera d’arte, lo studente “gioca al teatro” per capire e crescere. Cambia la finalità ma la grammatica è la stessa.

Il laboratorio si avvale della partecipazione attiva dei bambini e prevede un lavoro propedeutico di apprendimento delle basi del fare teatro: lo strumento corpo, lo strumento voce, l’ improvvisazione, la psicomotricità, il racconto, il testo teatrale e la sua costruzione, l’ approccio al personaggio.

Gli incontri saranno di cadenza settimanale della durata di  un’ora e mezza ciascuno; a fine corso si svolgerà il saggio-spettacolo. Il laboratorio si articola in quattro fasi di studio:

1° fase:     Esercizi per il decondizionamento e la presa di coscienza del corpo –  la respirazione –  la vocalità –  lo spazio scenico- il ritmo

2° fase    Lavoro sull’ improvvisazione corporea gestuale e vocale, la pantomima, elementi di mimo, la drammatizzazione, lo studio sugli animali.

3° fase   Tableau vivant –  dal racconto alla scena  –  danza e movimento scenico individuale e di gruppo.

4°fase     Costruzione del saggio – spettacolo finale che ingloberà tutte le tecniche studiate durante il corso. I ragazzi inoltre affronteranno in quest’ultima fase l’ approccio con un copione, l’assegnazione dei ruoli, la costruzione delle scene e dei costumi.

 

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